Ti diamo il benvenuto al secondo appuntamento dedicato alla burattatura, con un approfondimento verticale tutto dedicato ai metalli.
Se nel primo articolo ti abbiamo proposto una panoramica generale sulla burattatura – dagli strumenti ai principi, alle destinazioni di uso – ci concentriamo ora su una delle applicazioni più frequenti di questa pratica, per la quale spesso riceviamo richieste di informazioni e consigli: la lucidatura di gioielli e oggetti in metallo.
Cominciamo proprio con il rispondere ad alcune domande base.
A cosa ci serve lucidare un metallo? Ad esempio perché dobbiamo eliminare residui o tracce di lavorazione, oppure rifinire e lisciare una superficie irregolare. O, più semplicemente, desideriamo restituire lucentezza a gioielli e oggetti antichi che si sono ossidati o anneriti.
Quali sono i metalli che si possono lucidare con il buratto? Principalmente i metalli preziosi da gioielli, come oro e argento, ma anche rame, bronzo e ottone. Per ragioni che vedremo più avanti, questi sono anche gli unici metalli per i quali si può utilizzare il buratto magnetico. Se invece utilizzi un buratto a rotazione, non ci sono limitazioni alla tipologia di materiale che puoi trattare.
Il tipo di macchina che usiamo, quindi, è una delle prime discriminanti che influenzeranno il lavoro: a seconda del buratto, infatti, avremo procedure, accessori e tempistiche diverse. Cominciamo quindi dal principio!
Attrezzatura: che tipo di buratto si usa per i metalli?
Se il tuo obiettivo è lisciare e lucidare gioielli e oggetti in metallo puoi utilizzare con ottimi risultati tanto un buratto a rotazione quanto un buratto magnetico. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di ognuno.
Il buratto a rotazione: è uno dei tipi più diffusi e utilizzati. Come abbiamo visto nella prima parte di questa guida, la qualità distintiva del buratto rotativo è che permette di riprodurre – attraverso il movimento dell’acqua unito all’azione degli abrasivi – l’effetto erosivo e lucidante delle onde del mare, che elimina le impurità, smussa angoli e ripulisce le superfici dagli effetti di sporco e ossidazione.
Il buratto magnetico, invece, utilizza appunto la forza magnetica per attivare la rotazione all’interno del cilindro. In questo caso, quindi, non è il cilindro a ruotare, ma il suo contenuto: il cilindro poggia infatti su un disco magnetizzato che viene attivato da un motore e che, grazie alla forza magnetica, fa ruotare con sé anche gli spilli di ferro inseriti all’interno del cilindo. Più silenzioso e più veloce, il buratto magnetico viene spesso preferito per trattare i metalli per la qualità della lucidatura, soprattutto su superfici irregolari, oggetti traforati e trame intricate.
Attenzione però: se il tuo oggetto ha irregolarità molto profonde, o difetti di superficie molto accentuati, il buratto magnetico potrebbe non essere potente abbastanza e potresti aver bisogno di pre-trattare il metallo con una sabbiatura o altri metodi di sgrossatura. Un’altra cosa importante da tenere presente nel caso del buratto magnetico è che, proprio per la natura del suo funzionamento, permette di trattare solo metalli che non hanno proprietà magnetiche.
Dentro il cilindro: i materiali e i veicoli per la burattatura
Continuiamo il nostro approfondimento e scopriamo quali sono i materiali che si utilizzano nella burattatura di metalli e gioielli.
Se utilizzi un buratto a rotazione, in generale puoi scegliere tra diversi tipi di veicoli abrasivi: metallo, ceramica o legno in piccoli pezzi. Nel caso specifico della burattatura dei metalli, avrai bisogno di carica in acciaio. Se ne hai la possibilità, ti consigliamo di usare graniglie di forme e dimensioni diverse tra loro mescolate insieme: il risultato sarà migliore, soprattutto se l’oggetto ha fessure, sporgenze e punti difficili da raggiungere.
Quanta graniglia dovrai usare? Naturalmente dipende dalle dimensioni del tuo buratto e dal numero e tipo di oggetti che dovrai lucidare, ma in generale tieni presente che va riempito almeno per un quarto, o per metà. Nel caso del buratto 3A usato per questo articolo, consigliamo di utilizzare 2 confezioni da 450 grammi.
Insieme al veicolo e all’acqua, dovrai aggiungere anche una piccola quantità di soluzione di lucidatura, che rende più fluido il movimento riducendo l’attrito all’interno del cilindro. Esistono delle soluzioni apposite per ogni tipo di lavorazione, e ti consigliamo quindi di scegliere la più adatta per te. In caso di necessità puoi usare anche del sapone in scaglie oppure del detersivo per piatti. Ma in questo caso usa solo poche gocce, per evitare un eccesso di schiuma!
Se utilizzi un buratto magnetico, c’è un solo tipo di veicolo abrasivo: piccolissimi aghi in metallo che vengono attivati dal magnete. Anche in questo caso, la quantità di aghi da utilizzare dipenderà dalla macchina e dal lavoro: ti consigliamo di affidarti alle indicazioni del produttore, anche per quanto riguarda la quantità di acqua. La soluzione di lucidatura consigliata è quella specifica per buratti magnetici. Il risultato sarà certamente migliore!
Le fasi di lavoro
Vediamo adesso passo dopo passo come realizzare la burattatura di gioielli e metalli.
Burattatura di metalli e gioielli con il buratto rotativo
Apri il cilindro, inserisci la quantità necessaria di graniglia e aggiungi acqua, quanto basta per coprire la graniglia con un’abbondanza di circa due centimetri. Ti ricordiamo che, per un risultato ottimale, l’acqua dovrebbe essere distillata. Aggiungi la soluzione di lucidatura e poi inserisci gli oggetti da trattare.
A questo punto chiudi accuratamente il cilindro e attiva la rotazione. Per quanto tempo? I cicli possono andare da un paio d’ore fino a un periodo di circa 6-8 ore. Non è raro lasciar andare un buratto a rotazione per tutta la notte, ad esempio (sempre che possiate tenerlo in un posto in cui il rumore non crea disagio). Affidati anche in questo caso alle indicazioni specifiche per il tuo buratto.
Ricorda che la rotazione comporta un certo livello di vibrazioni, quindi assicurati che il buratto sia posizionato su una superficie stabile e senza oggetti intorno che rischino di cadere.
Al termine del ciclo, apri il cilindro e controlla il risultato: se il metallo è sufficientemente lucido, ti basterà sciacquarlo con acqua corrente e asciugarlo. In caso contrario puoi avviare un nuovo ciclo. A lavoro terminato dovrai scolare la graniglia di acciaio, sciacquarla per rimuovere residui di sapone, e poi asciugarla con cura per evitare la ruggine.
Alcuni errori da non fare!
- Non inserire troppi oggetti tutti insieme nel cilindro: ognuno deve avere un po’ di gioco e di movimento durante la rotazione. E se devi lavorare collane o catene, inseriscine solo una per volta, altrimenti si intrecceranno tra loro!
- Se i gioielli hanno un trattamento “anticato”, devi rimuoverlo prima di cominciare: gli agenti chimici utilizzati per il trattamento possono influire sul processo di burattatura.
- Il cilindro deve essere sempre perfettamente pulito, soprattutto se lo utilizzi anche per lavorare pietre o altri materiali. I residui delle precedenti lavorazioni potrebbero lasciare graffi sugli oggetti!
Burattatura di metalli e gioielli con buratto magnetico
Il procedimento è molto simile, con alcune piccole diferenze. Anche qui dovrai riempire il contenitore con la quantità necessaria di aghi in metallo, coprire con l’acqua e aggiungere la soluzione di lucidatura per buratti magnetici. È importante tenere sempre sotto controllo il livello dell’acqua, perché se ce n’è troppa potrebbe schizzare fuori spinta dalla forza centrifuga.
Vista la velocità del buratto magnetico, ti basterà impostare dei cicli da 30 minuti, al termine dei quali potrai controllare il risultato e, se necessario, proseguire. In quel caso, naturalmente, dovrai buttare l’acqua che hai usato, sostituirla con acqua fresca e aggiungere di nuovo la quantità necessaria di soluzione di lucidatura.
Accortezze e consigli
- Fai sempre un ciclo di lavaggio degli aghi prima di cominciare, soprattutto se sono nuovi, oppure se non li utilizzi da tempo. Un ciclo da 30 minuti è sufficiente per rimuovere sostanze chimiche, trattamenti o residui di ossidazione.
- Non asciugare gli aghi all’aria: il rischio di ossidazione e di ruggine è molto alto, soprattutto se portano ancora tracce di sapone e residui della lavorazione. Ti consigliamo di conservarli all’interno del cilindro, immersi in una soluzione di acqua e soluzione di lucidatura (sempre in poche gocce).
- Tieni da parte il contenitore con gli aghi, piuttosto che ricollocarlo sulla macchina: il disco magnetico, infatti, potrebbe con il tempo smagnetizzare gli aghi e renderli inutilizzabili.
Eccoci alla fine di questa guida: adesso sai quali sono gli strumenti a disposizione per la lucidatura di gioielli e oggetti in metallo, quale tipo di buratto preferire in base alle tue esigenze e quali sono le fasi essenziali del processo. Non ti resta che metterti al lavoro!