La gamma di oggetti e accessori che puoi creare lavorando la pelle e il cuoio è davvero ampia: dal portachiavi alla cintura, dal portafogli alla borsa, fino a capi di abbigliamento e calzature creazioni, queste, forse riservate a professionisti più che esperti, ma che comunque possono essere di ispirazione.
La lavorazione della pelle attira moltissimi appassionati ed è importante ricordare che è una pratica che nasce per recuperare uno scarto già esistente. Gli animali, infatti, non vengono uccisi per la loro pelle, bensì per la carne.
Se hai deciso di metterti alla prova con la lavorazione della pelle e del cuoio, uno dei primi passi è sicuramente quello di conoscere bene la materia prima: le tipologie, i diversi tagli che puoi trovare sul mercato, gli spessori che li contraddistinguono e, soprattutto, quali sono le scelte più adatte a seconda del progetto che hai in mente.
Per questo abbiamo pensato a questa breve guida pratica per aiutarti a scegliere i materiali per la tua lavorazione in pelle.
Pelle o cuoio? Facciamo chiarezza
Cominciamo con una premessa importante: nei consigli, nelle indicazioni e nei suggerimenti che troverai in questa guida, ci riferiremo a pelle e cuoio senza particolari distinzioni. Il motivo è semplice: quello che si indica comunemente con il termine “cuoio”, infatti, è semplicemente un sottoinsieme della categoria “pelle” (o pellame), ovvero il prodotto della lavorazione del derma animale.
Quando si parla di differenza tra pelle e cuoio, quindi, ci si riferisce essenzialmente al fatto che il cuoio è una pelle che è stata trattata con la concia, e che quindi presenta caratteristiche che la rendono adatta alla lavorazione. Quindi, a meno che non sia espressamente specificato, quando parliamo di pelle in questo articolo ci riferiremo comunque a una pelle conciata, ovvero il cuoio.
Che cos’è la concia e a cosa serve
La concia è il processo con cui la pelle – che è un materiale organico, e quindi deperibile – viene resa imputrescibile, resistente alla lavorazione e all’usura, ma anche permeabile e quindi traspirante.
La concia può essere al vegetale oppure al cromo. Nel primo caso, la pelle viene trattata con sostanze naturali, come i tannini. La concia al vegetale ha una lunghissima storia ed è quella che dona al cuoio le caratteristiche che consideriamo più tipiche: naturalezza, morbidezza e un aspetto vissuto che acquisisce fascino con il tempo.
La concia al cromo, che utilizza appunto degli agenti chimici, è quella che oggi viene usata per la grande maggioranza delle pelli.
Come potrai immaginare, ciascuna di queste modalità ha i suoi pro e i suoi contro. Ad esempio, la concia vegetale dona un effetto più naturale, non contiene sostanze potenzialmente tossiche e ha un minore impatto ambientale, però richiede molto tempo e un certo dispendio economico. Quella al cromo, per contro, è più veloce, più economica e dona al cuoio impermeabilità e maggiore resistenza al calore, ma il prodotto finale avrà un aspetto meno naturale e un odore meno caratteristico, oltre alle implicazioni per l’ambiente.
Scegliere il materiale giusto per la lavorazione in pelle
Adesso possiamo entrare nel vivo di cosa significa scegliere la giusta materia prima per la lavorazione in pelle. Le tipologie tra cui puoi scegliere, infatti, cambiano non solo a seconda della concia che il cuoio ha subito, ma anche dal tipo di animale da cui proviene, dal taglio e dalla sua grandezza, dallo spessore della pelle che, ovviamente, sarà diverso tra un animale e l’altro e tra tagli differenti.
Tipologia di animale
Come spieghiamo spesso nelle nostre guide, non esistono materie prime giuste in assoluto, ma scelte che sono più o meno adatte a seconda di ciò che si vuol creare e del risultato che si vuole ottenere. Questo vale anche per la pelle: esistono pellami animali che sono più adatti alla realizzazione di capi di abbigliamento e altri che rendono al meglio nella creazione di calzature, di borse e via dicendo.
In generale, pelli morbide ed elastiche come quelle ovine (agnello, pecora, montone), di vitello e di renna, si prestano molto bene alla realizzazione di capi di abbigliamento come giacche e cappotti.
Borse e cinture possono richiedere pelli con uno spessore maggiore e una resistenza diversa: in questo caso di norma si sceglie pelle bovina (vacchetta) o di maiale.
E per accessori di arredamento e oggettistica? Anche in questo caso dipende molto dal tipo di prodotto che si intende creare, ma in generale si consiglia di scegliere tra le gamme di pelle bovina (mucca, toro, vitello, ecc). Di fronte a tante possibilità è facile essere indecisi o confusi… ma noi siamo qui per questo! Raccontaci il tuo progetto e i nostri esperti saranno felici di aiutarti a scegliere il pellame più adatto per realizzarlo.
Cuoio “pieno fiore” e “crosta”
Il cuoio pieno fiore e crosta sono entrambi tipi di pelle, ma hanno differenze significative nella qualità, nell’aspetto e nell’utilizzo.
Il cuoio pieno fiore è la parte superiore della pelle, che viene utilizzata per i prodotti di alta qualità e ha una texture morbida e uniforme. La pelle viene tinta in modo uniforme e presenta meno segni o difetti rispetto alla crosta.
La crosta, d’altra parte, è la parte inferiore della pelle che non viene utilizzata per i prodotti di alta qualità. Ha una texture più ruvida (scamosciata) e presenta più difetti e segni rispetto al cuoio pieno fiore. La crosta viene spesso utilizzata per produrre articoli come cinture, guanti o borse a prezzi più bassi.
In sintesi, il cuoio pieno fiore è più costoso e di qualità superiore rispetto alla crosta, ma entrambi possono essere utilizzati per produrre una vasta gamma di prodotti in pelle.
Spessore della pelle
Lo spessore del derma di ogni animale varia a seconda del taglio che scegli, e ovviamente non tutti gli spessori sono adatti a tutte le lavorazioni. Il segreto per il successo di una buona lavorazione in pelle, quindi, sta anche nello scegliere lo spessore adatto in base al progetto.
Vediamo quindi quali sono gli spessori più adatti per i diversi tipi di lavorazione.
Per questo tipo di misure vengono solitamente utilizzate le once, soprattutto in ambito internazionale. Un’oncia corrisponde circa a 0,4 millimetri, e nelle indicazioni che seguono ti forniamo entrambe le misure.
- Per realizzare piccoli oggetti, soprattutto se richiedono la modellatura della pelle in forme particolari (pensiamo a portachiavi, piccoli contenitori, oggetti decorativi), così come per la creazione di decorazioni per abbigliamento o fodere, l’ideale è scegliere una pelle dallo spessore ridotto, tra 1 e 3 once (ovvero tra 0,41 e 1,19 mm).
- Spessori leggermente maggiori, fino ai 2 millimetri (circa 5 once), sono più indicati per la creazione di portafogli sottili, borsette o custodie leggere per telefono, sigarette o accendini.
- Dai 2,5 mm in su, fino a circa i 3 milllimetri (da 6 a 8 once) la pelle è più adatta per realizzare oggetti più resistenti: portafogli, custodie, copertine di libri o album, borse semirigide, custodie per oggetti più pesanti come tablet o macchine fotografiche, e anche scarpe leggere come mocassini.
Infine, per la creazione di cinture, borse rigide, custodie e fondine, tracolle e cinghie, oppure realizzare delle incisioni artistiche, ti consigliamo di scegliere uno spessore non inferiore ai 3,5 millimetri (dalle 9 once in su).
Puoi trovare altre indicazioni anche nella tabella riassuntiva di seguito.
Spessore (mm) | Once (oz.) | Campo di applicazione |
0,5 ~ 1 mm | 1 ~ 3 oz | Scarpe, borse leggere, fodere, buste, abbigliamento |
1 ~ 2,5 mm | 4 ~ 7 oz | Calzature, borse, foderi coltelli, grembiuli |
2,5 – 3,5 mm | 8 ~ 9 oz | Cinture, finimenti, collari, cinghie, custodie, copertine libri |
3,5 ~ 5 mm | 10 ~ 13 oz | Cinture pesanti, tracolle, finimenti, cinghie da macchina |
5 ~ 6 mm | 14 ~ 16 oz | Suole, imbracature di sicurezza |
Questi sono solo alcuni esempi e consigli, ma ricorda che puoi chiedere ai nostri esperti per avere consigli e suggerimenti sui migliori tagli e spessori per il tuo progetto specifico.
I tagli della pelle
Abbiamo parlato di spessori e di utilizzi, ma anche la parte di animale che si utilizza influenza il tipo di lavoro.
Quali sono, quindi, i tagli più frequentemente usati per la lavorazione della pelle?
Fianco. È allungata e stretta ed ha una consistenza minore rispetto al resto della pelle dell’animale. Si presta bene per la produzione di cinture, sandali, portafogli e altri accessori.
Spalla. Corrisponde, come puoi immaginare, alla zona delle spalle dell’animale. È un’area dalla consistenza solida, ma che rimane malleabile e flessibile e per questo viene spesso usata per cinture e cinturini.
Groppone. si riferisce alla parte inferiore del dorso dell’animale e può essere singolo (metà) o doppio piega (entrambi i lati). Estremamente resistente, viene usato solitamente per realizzare cinture, articoli tecnici e accessori.
Dorsale. È un taglio più ampio che include spalle e groppone. Anche per via della dimensione, viene usato spesso non solo per cinture e finimenti del cavallo, ma anche per indumenti e altri accessori, anche di arredo.
Pelle intera. Comprende tutte le parti che abbiamo elencato e quindi rappresenta la massima dimensione disponibile. Per questo viene scelta per realizzare abbigliamento, mobili, sedili per auto e tappezzeria in genere.
Dove e come acquistare il pellame
Le moltissime concerie e fabbriche esistenti producono enormi quantità di scarti e rimanenze di lavorazione che, invece di essere gettati via, diventano la nostra principale fonte di materia prima. Gli scampoli, i ritagli e i pezzami di pelle e cuoio sono disponibili in grandi quantità e infinite varietà di tagli e colori. Sul nostro sito, ad esempio, puoi trovare cuoio in concia vegetale in diversi tagli, come spalla o groppone, così come cinture e braccialetti pretagliati, oppure elementi già fustellati, ideali per decorazioni e piccoli oggetti regalo.
Prima di cominciare: tintura e trattamenti
Un altro degli aspetti che personalizzano il tuo progetto riguarda il trattamento della pelle. La userai al naturale, o pensi di tingerla? Il prodotto che vuoi realizzare sarà esposto a usura e ad agenti esterni oppure rimarrà in un luogo chiuso e protetto?
Pensare a questi aspetti ti aiuterà a decidere quali altri step intraprendere prima di cominciare con la lavorazione vera e propria.
Se hai deciso di colorare la pelle, puoi seguire i nostri consigli su come tingere il cuoio con colori a base d’acqua, oppure approfondire anche gli altri tipi di tinture e le tecniche di applicazione del colore.
Sempre nella nostra guida alla tintura del cuoio, troverai consigli utili e indicazioni su trattamenti protettivi e fissanti, che ti aiuteranno a garantire alla pelle protezione dall’usura, idratazione ed elasticità nel tempo.