Il mosaico è una tecnica di decorazione tra le più conosciute al mondo. La sua origine è antichissima e lo splendore delle opere realizzate con questa tecnica ci accompagna ancora oggi. Ma il mosaico non è “soltanto” quello dei capolavori di Pompei o degli ori bizantini. Oggi la tecnica del mosaico viene usata quotidianamente per realizzare oggetti d’arte, decorazioni per la casa e pavimentazioni, tanto per citare alcuni esempi.
Creare un mosaico può essere molto semplice ed estremamente soddisfacente, anche per chi è alle prime armi, e questa guida è pensata proprio per chi ha deciso di cominciare!
Vedremo insieme come è fatto un mosaico, quali sono i materiali e gli attrezzi necessari per realizzarlo e quali sono le tecniche principali da usare.
Che cos’è un mosaico?
Un mosaico è un disegno o un motivo realizzato accostando tra loro tasselli di diversi colori e dimensioni, che vengono fissati al supporto con della colla e/o malta adesiva. I tasselli, detti anche tessere, possono essere di materiali diversi, a seconda del progetto, ma i principali e più comuni sono generalmente la ceramica, la pietra, la pasta di vetro e gli smalti.
A seconda delle tecniche e delle tessere utilizzate, il mosaico presenterà un disegno più o meno regolare e le fughe tra le tessere potranno essere più o meno in vista. Ne parleremo tra poco!
Un mosaico può essere pensato per l’esterno o per l’interno, e può essere realizzato su un supporto liscio (tavolo, parete, porta, piatto) oppure su superfici curve, ad esempio per rivestire un vaso, una bottiglia o un altro oggetto.
L’importante, come sempre, è scegliere i materiali e le tecniche giuste in base al tipo di progetto.
Le tessere del mosaico
Come abbiamo detto al principio, i materiali più comunemente usati sono ceramica, vetro smaltato, marmo o pietra, ma puoi realizzare mosaici anche con sassolini, conchiglie, plastica o altri materiali. L’importante è che siano di piccole dimensioni – o che sia possibile tagliarli – e che possano essere incollati sul supporto. La scelta dipende solo dalle tue esigenze e dal tuo gusto.
Naturalmente è possibile creare mosaici utilizzando diversi materiali: l’accostamento di materiali opachi e lucidi, di superfici regolari e irregolari, più o meno riflettenti, permette di creare effetti estetici sempre diversi. Come sempre, quindi, spazio alla creatività!
Come procurarsi le tessere? Puoi acquistare piastrelle in ceramica, marmo o lastre di vetro smaltato, ma puoi anche usare materiali che hai già in casa e tagliarli per creare le tessere. Ovviamente esistono in commercio anche confezioni di tessere pretagliate di diverse forme e colori: generalmente hanno tutte la stessa forma (quadrata o rettangolare) e dimensione, e sono ideali per sperimentare con i primi mosaici, o per dare vita a motivi geometrici dalle linee nette e regolari.
Per chi invece vuole mettersi alla prova con le tessere tradizionali, di varie forme e dimensioni, saranno necessari degli attrezzi per tagliarle.
Il taglio delle tessere
La tecnica tradizionale per il taglio delle tessere prevede l’uso di un ceppo in legno o una base in acciaio su cui è fissato un tagliolo, ovvero un cuneo di ferro o acciaio con estremità a scalpello. La tessera viene appoggiata sul tagliolo e battuta con la martellina, un attrezzo che può avere punte taglienti di due tipi, in widia (carburo cementato) o in acciaio, adatte rispettivamente al taglio di materiali vetrosi e non vetrosi, come marmo o pietra.
Per chi vuole cominciare, tuttavia, può essere sufficiente fornirsi di almeno due tipologie di pinze.
La pinza tronchese a due rotelle: è specifica per materiali vetrosi. La lama affilata delle rotelle permette di tagliare con precisione anche piccoli pezzi, senza frantumarli e creare schegge. La pinza tagliavetro può essere usata anche per la ceramica, soprattutto se sei alla ricerca di tagli precisi e margini regolari.
La pinza tronchese a battenti dritti, invece, ti permette di tagliare – o meglio, spezzare – altri materiali non vetrosi, come ad esempio ceramiche e ceramiche smaltate.
Un tagliavetro ti sarà utile per lavorare pezzi di vetro o smalto di grandi dimensioni e ridurli in frammenti che puoi lavorare con le pinze. Passa con fermezza la taglierina sul vetro lungo una linea retta, e poi usa una pinza per spezzare la lastra lungo l’incisione….
I collanti e le malte
Per fissare le tessere sul supporto c’è bisogno di un materiale adesivo: una colla oppure una malta adesiva per piastrelle.
La colla vinilica standard è ottima per progetti piatti e orizzontali. Il suo vantaggio è che non si asciuga subito e quindi ti permette, se necessario, di riposizionare le tessere o aggiustare il disegno. Una volta indurita, però, garantisce una presa piuttosto stabile.
Nel caso di progetti a parete o su superfici curve, come ad esempio una bottiglia o un vaso, l’ideale è usare una colla più densa e a presa rapida, come quella per tessuti, che impedirà alle tessere di muoversi o scivolare verso il basso.
Un’alternativa alla colla liquida è l’utilizzo del collante per mosaico in polvere. A differenza della colla liquida, che viene applicata su ogni singola piastrella, il collante in polvere, una volta miscelato con acqua, viene steso sull’intero supporto, creando uno spesso strato di pasta in cui fissare le tessere. Questo metodo è ideale per progetti free-style, ma lo svantaggio è che è più difficile spostare o riarrangiare la posizione delle tessere.
Anche se utilizzi la colla liquida, a disegno terminato dovrai comunque stendere uno strato di malta sul mosaico, per riempire le fughe e gli intestizi. Questo darà solidità al progetto, creando al contempo il tipico “effetto-mosaico”.
A questo proposito, ricorda che il colore della malta influisce sull’estetica del risultato finale. Una malta bianca farà risaltare le singole piastrelle e metterà in evidenza i colori. Una malta neutra o grigio chiaro, al contrario, lascia emergere il disegno nel suo complesso, piuttosto che i singoli pezzi. La malta nera o molto scura prende quasi il sopravvento rispetto al disegno stesso, con un effetto estetico molto diverso. La malta scura può anche macchiare le tessere, quindi è bene usarla con accortezza!
La superficie del mosaico: quale supporto scegliere?
Come abbiamo già anticipato, è possibile realizzare un mosaico praticamente su qualunque superficie, a patto che:
- sia rigida. Non puoi realizzare un mosaico su una superficie flessibile o pieghevole, perché rischieresti di spezzare il mosaico.
- sia abbastanza resistente da sopportare il peso delle tessere, soprattutto se si tratta di un mosaico verticale.
Una tavola di legno o una piastrella in ceramica, ad esempio, sono ottimi supporti per cominciare con i primi esperimenti!
Protezioni e altri accessori
Prima di entrare nel vivo delle tecniche e della pratica del mosaico, ricordiamo alcuni accessori utili da avere a portata di mano, partendo dalle protezioni.
Degli occhiali da lavoro sono essenziali, soprattutto nella fase del taglio delle tessere. Lo stesso vale per dei guanti, soprattutto quando utilizzi la malta, che può seccare e irritare la pelle.
Delle pinzette, una spatola e un pennellino per l’applicazione della colla completano l’assortimento.
Il disegno
Che si tratti di un semplice motivo geometrico o di un soggetto complesso, il disegno è essenziale per guidarti nell’applicazione delle tessere. Il disegno deve essere realizzato quindi nelle dimensioni effettive del mosaico che vuoi realizzare e va applicato sul supporto. A seconda della complessità del tuo progetto e del tipo di supporto da usare, avrai diverse opzioni.
Puoi disegnare direttamente sul supporto – ad esempio se stai lavorando su una tavola di legno o sul retro di una piastrella – oppure ricalcarlo dall’originale usando la carta copiativa. Se sei agli inizi, puoi scegliere di usare uno dei molti modelli di mosaico disponibili da scaricare online.
Il disegno per un mosaico non si limita a tracciare le linee del soggetto o del motivo, ma deve indicare anche gli andamenti, ovvero la linee guida che indicano la direzione delle tessere e la loro disposizione. Se usi delle tessere di dimensioni e forme uguali, avrai probabilmente una struttura piuttosto regolare, con delle fughe molto strette e poco visibili. Man mano che si varia la dimensione e forma delle tessere, aumenterà l’evidenza delle fughe e anche la dinamica generale del disegno.
Un consiglio che vale per qualsiasi tipo di tecnica, è di non disporre mai le tessere a griglia, ma di fare in modo che i bordi delle tessere siano sempre leggermente sfalsati l’uno rispetto all’altro. A meno che una griglia regolare non sia esattamente il risultato che stai cercando (pensiamo ad esempio alle decorazioni a mosaico di molti bagni domestici).
Applicazione delle tessere
Siamo giunti al momento della creazione vera e propria del mosaico: l’applicazione delle tessere. Esistono diverse tecniche che sono state codificate lungo la storia di quest’arte e che portano a risultati estetici e stilistici diversi. Ma è importante ricordare che non esistono regole fisse e inderogabili da seguire alla lettera. Quelle che ti presentiamo hanno lo scopo di mostrarti diverse strade possibili tra cui scegliere e, perché no, anche personalizzare secondo il tuo stile.
Nella tecnica “romana”, prevalentemente usata per lavori pavimentali, le figure del disegno hanno delle linee di contorno, a volte con un andamento diverso rispetto al riempimento. Gli sfondi e i riempimenti, di norma, hanno un andamento a righe.
Le tessere sono generalmente di forma quadrata e le fughe sono sempre presenti, anche se non necessariamente molto evidenti.
La tecnica bizantina, che veniva usata soprattutto per lavori parietali, prevede invece l’utilizzo di tessere di diverse forme e dimensioni, con fughe in evidenza.
La tecnica cosiddetta classica-tradizionale (a rovescio su carta) prevede degli andamenti molto precisi, con l’uso tessere di forme estremamente regolari e fughe praticamente invisibili.
Se l’obiettivo non è la creazione di un’immagine ma di un motivo o un pattern, le opzioni sono ancora diverse. Le tessere possono comunque seguire un andamento, ma possono ruotare sul proprio asse, creando maggiore dinamismo. Si possono creare delle texture con la ripetizione di motivi a intervalli regolari, e così via.
A meno che non si voglia ottenere un pattern o un motivo geometrico estremamente regolare, il consiglio generale è quello di evitare griglie troppo regolari e di variare le dimensioni e l’orientamento delle tessere, cercando di inframmezzare tessere molto grandi con frammenti molto piccoli.
Materiali diversi e combinabili, tecniche differenti, stili, dimensioni, supporti e destinazioni: il mondo del mosaico è così vasto e complesso che rischia di intimidire chi ci si avvicina per la prima volta. Soprattutto se la mente corre alle grandi e splendide opere che sono entrate nella storia dell’arte.
Ma come speriamo di averti mostrato in questa guida, le possibilità creative sono infinite e soprattutto accessibili a ogni livello. L’importante è cominciare!
E se hai domande o ti piacerebbe approfondire qualcuno di questi aspetti, i nostri esperti sono a disposizione per aiutarti a muovere i primi passi nel mondo del mosaico.
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Nova Mosaici è un’azienda di Bollate (MI) con oltre 60 anni di storia nella realizzazione di mosaici artistici e vetrate d’arte. Le opere di Nova Mosaici trovano collocazione sia all’interno che all’esterno di spazi architettonici e urbani, sia in Italia che all’estero.
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