La gomma siliconica è un materiale sintetico utilizzato comunemente nel mondo dell’arte, della decorazione e del design per la realizzazione di stampi e la produzione di oggetti in serie.
La gomma siliconica è versatile, resistente e adatta a una grande quantità di materiali diversi – gesso, resine, cera, sapone, ma anche metalli e cemento – e può essere usata per realizzare statue, figurine, bassorilievi, decorazioni, oggetti d’arredo e architettonici e molto altro ancora.
Esistono però molte tipologie di gomme siliconiche, con caratteristiche e ambiti di applicazione diversi, e questo può intimidire o creare confusione quando si tratta di scegliere il prodotto giusto. Questa guida pratica ti aiuterà a conoscere le diverse caratteristiche e tipologie di gomme siliconiche e a individuare quella più adatta per il tuo progetto.
Gomma siliconica: definizione e caratteristiche
Come abbiamo scritto al principio, la gomma siliconica è un materiale sintetico che si presta alla creazione di stampi e calchi. È disponibile solitamente in forma liquida (detto anche “da colata”) oppure in pasta (“plasmabile”) e viene colata (o plasmata) sull’oggetto di cui si vuole creare il calco. Una volta che la gomma si è indurita, è possibile estrarre l’oggetto e avere così lo stampo.
Per indurirsi, la gomma siliconica ha bisogno di un catalizzatore che va miscelato in proporzioni variabili in base alla tipologia di gomma e alle dimensioni del calco da realizzare. Come vedremo più avanti, è molto importante conoscere il rapporto di tra gomma e catalizzatore e rispettarlo con precisione.
Tutte e gomme siliconiche presentano delle caratteristiche che la rendono ideale per la creazione di stampi.
- Flessibilità: anche una volta indurita, la gomma siliconica rimane flessibile ed elastica e rende agevole la separazione dal modello.
- Resistenza e stabilità: gli stampi in gomma siliconica sono durevoli e resistenti anche a temperature estreme. Possono essere messi in forno o in freezer senza perdere stabilità ed elasticità.
- Anti aderenza e fedeltà: la gomma siliconica non lascia tracce né residui e garantisce una grande fedeltà nella riproduzione anche di piccoli dettagli.
D’altra parte, ciascuna tipologia ha proprietà specifiche diverse, che la rendono più o meno indicata ai vari utilizzi. È importante sapere quali sono queste proprietà e cosa comportano, per poter valutare i prodotti e scegliere quello più indicato per noi.
Il rapporto di catalizzazione indica la quantità di catalizzatore che va miscelato con la gomma per una riuscita ottimale. Come abbiamo già anticipato, infatti, è essenziale conoscere la proporzione tra gomma e catalizzatore, perché anche la minima discrepanza può compromettere l’indurimento della gomma. La catalizzazione può essere inoltre inibita da alcune sostanze, come ad esempio lo zolfo. È consigliabile quindi controllare sempre le istruzioni in etichetta del prodotto scelto, prima di realizzare un calco.
La durezza di una gomma influenza la sua capacità di trattenere i dettagli e particolari del modello originale. Per sapere se una gomma siliconica è più o meno dura, bisogna controllare l’indice Shore A, di norma compreso tra 10 e 50. Maggiore è l’indice, minore è la morbidezza della gomma e quindi la sua capacità di allungamento e facilità di estrazione. Se vogliamo creare uno stampo di un oggetto ricco di particolari, quindi, dovremo scegliere una gomma con un basso indice Shore A.
Altre caratteristiche da tenere in considerazione sono:
- Resistenza alla lacerazione, che indica quanto la gomma può resistere a stiramenti e allungamenti, specialmente per l’estrazione del calco dallo stampo.
- Resistenza alla temperatura, che è importante per capire quali materiali possiamo usare per il calco ma anche quali usi può avere lo stampo (se può andare in forno o frigo, per esempio, senza rovinarsi)
- Tempo di lavorabilità, che indica la rapidità con cui la gomma si indurisce.
Le tipologie di gomma siliconica: poliaddizione e policondensazione
Le gomme siliconiche possono essere suddivise in due grandi “famiglie” che si distinguono per caratteristiche e possibili applicazioni. Entriamo quindi nel dettaglio di ciascuna, con un approfondimento su singoli prodotti specifici e le loro destinazioni d’uso.
Gomma siliconica di poliaddizione
La gomma siliconica di poliaddizione è totalmente atossica: non rilascia sostanze e non causa reazioni allergiche e per questo è ideale per la realizzazione di stampi adatti al settore alimentare, di gioielli o altri oggetti destinati alla persona.
Ha un tempo di indurimento piuttosto breve e di norma ha un rapporto di catalizzazione di 1:1, il che rende il suo utilizzo più facile e intuitivo. Per contro, la gomma siliconica di poliaddizione inibisce a contatto con alcune sostanze, come lo zolfo. È importante quindi leggere sempre l’etichetta del singolo prodotto per sapere quali sostanze evitare.
Le gomme siliconiche di poliaddizione sono generalmente da colata, ma ne esistono anche di plasmabili.
La serie GLS-PRO, indicata per la colatura di gesso, cera, sapone e resina, presenta 4 tipologie, da 10 a 40, che indicano il rispettivo indice Shore A. Tutte hanno un tempo di lavorabilità di 90 minuti e un tempo di presa di circa 8 ore.
Le GLS-PRO sono particolarmente indicate per la realizzazione di stampi a pozzo (monovalva) di oggetti molto dettagliati e con la presenza di forti sottosquadra, come statuine, bassorilievi o candele.
I materiali più indicati per la colatura sono gesso, cera, sapone e resine.
Silgum Paste è una gomma siliconica di poliaddizione plasmabile, indicata per gesso e resine. Ha un tempo di lavorazione brevissimo (10 minuti) e circa un’ora di tempo di presa. Permette quindi di creare molto velocemente piccoli stampi con un alto livello di fedeltà nei dettagli. Ideale per gioelli e per piccole parti di modellismo.
Cristal Rubber è invece un tipo di gomma siliconica di poliaddizione trasparente, particolarmente utile nel caso di oggetti a tutto tondo perché permette di realizzare uno stampo bivalva partendo da una singola colata di gomma. Grazie alla trasparenza, infatti, è possibile vedere l’oggetto all’interno dello stampo e tagliare la gomma con precisione lungo la linea di divisione ottimale. La trasparenza aiuta inoltre a controllare la fase di colata, evitando la formazione di bolle d’aria.
Gomma siliconica di policondensazione
A differenza della tipologia precedente, questa gomma siliconica non può essere usata sulla persona perché rilascia sostanze e residui che potrebbero creare reazioni allergiche. È una gomma molto resistente e la sua catalizzazione non viene inibita dal contatto con sostanze esterne. Il rapporto di catalizzazione, in questo caso, è di norma al 5%. Tra i suoi lati negativi c’è la sua ridotta resistenza nel tempo.
Anche le gomme siliconiche di policondensazione sono normalmente da colata e si prestano alla realizzazione di stampi con gesso, resina, sapone o cera.
Le varietà più adatte alla creazione di stampi semplici, con pochi dettagli e senza bisogno di allungamenti al momento dell’estrazione, sono:
- Silgum LF, gomma da colata con elevata resistenza alla lacerazione. Resiste fino a temparature di 150 ° e il suo indice Shore A è 30.
- Silgum MF, che si distingue per i tempi di lavorazione molto ridotti – tra i 15 e i 20 minuti – e una bassa resistenza alla lacerazione.
Per la creazione di stampi molto ricchi di dettagli e particolari, invece, si può usare Silgum HF, che ha una resistenza alla temperatura di 150°, un indice Shore A 20 e un tempo di lavorabilità molto lungo, che va dai 90 ai 150 minuti.
La linea Silgum ha anche una gomma siliconica indicata per la colatura di metalli (con punto di fusione fino a 330°), Silgum Fire e una gomma plasmabile, Silgum TIXO, che è adatta all’uso in verticale per la creazione di stampi a partire da originali, specialmente in casi di oggetti di grandi dimensioni come ad esempio cornici, capitelli o altri elementi architettonici.
Ora che abbiamo approfondito la conoscenza delle gomme siliconiche, sarà più facile individuare e scegliere i prodotti più adatti alle tue esigenze. Non resta che mettersi al lavoro!