Imparare a lavorare la ceramica richiede tempo, pratica e strumenti adeguati. Ma, prima di tutto, richiede la conoscenza della sua materia prima: lo scopo di questo articolo è proprio quello di presentarti i diversi tipi di argilla tra cui è possibile scegliere, in base al tipo di lavorazione e al prodotto che desideri ottenere.
Non tutte le argille sono uguali infatti, e conoscerne le caratteristiche e le modalità di lavorazione è il primo passo per cominciare il tuo percorso con la ceramica.
L’argilla, detto molto semplicemente, non è altro che…terra: un composto di sedimenti che, unito all’acqua, può essere manipolato e trasformato in una varietà infinita di modi diversi.
A seconda del tipo di sedimento e delle sue caratteristiche, l’argilla si divide in quattro macro-categorie.
Argilla rossa (Earthenware)
Come dice il nome stesso, la caratteristica principale dell’argilla rossa è il colore che assume dopo la cottura. Non a caso, infatti, viene definita anche terracotta e il suo colore varia dal marrone al rosso intenso in base alla temperatura di cottura che, per questa tipologia di argilla, è tra i 1000 e i 1020° C.
Molto plastica, facile da lavorare e anche più economica rispetto alle altre varietà, la terracotta è sicuramente la più adatta per chi è alle prime armi.
Come ogni materiale poroso, deve essere smaltata per diventare impermeabile. Vedremo più avanti alcune informazioni base sulla smaltatura, ma se vuoi saperne di più ti consigliamo di andare a leggere la nostra guida a smalti, engobbi e cristalline!
La terraglia rossa Hobbyland è ideale per scultura e tornio. Senza chamotte, ha una temperatura di cottura di 980°C.
E’ la soluzione ideale per studenti o hobbysti alle prime armi, grazie all’ottima plasticità ed al costo contenuto.
La terraglia color seppia, invece, è maggiormente adatta alle maioliche artistiche e ha una temperatura di cottura tra i 980 e i 1000°C, con un ritiro in cottura dell’8% circa.
Argilla bianca (Earthenware)
Anche in questo caso la denominazione fa riferimento diretto al suo colore. L’argilla bianca, detta anche terraglia, è spesso utilizzata per la realizzazione di oggetti come sottovasi, piatti, posacenere o cornici.
Poche le differenze con l’argilla rossa, colorazione a parte: anche la bianca è abbastanza facile da lavorare e relativamente economica rispetto alle altre tipologie che vedremo qui di seguito. Per quanto riguarda la temperatura di cottura, si può andare dai 1000° ai 1130°
Come l’argilla rossa, anche la bianca ha bisogno della smaltatura per diventare impermeabile.
Tra le argille bianche che puoi trovare da Hobbyland, ci sono l’impasto di terraglia bianca e la Terraglia bianca Colorobbia, con una temperatura di cottura tra i 1000 e i 1020°C .
Tra le argille bianche che puoi trovare da Hobbyland, ci sono l’impasto di terraglia bianca Hobbyland, dotata di grande plasticità e dal costo relativamente contenuto.
Gres o argille Stoneware
Per via della sua durezza e resistenza il gres è un tipo di argilla particolarmente comune nella realizzazione di pavimentazioni e rivestimenti domestici, ma può essere usato anche in altre maniere. In questo caso si parla di argilla con cottura ad alta temperatura, perché per il gres è necessario cuocere tra i 1200° e i 1300°C.
Il gres ha una permeabilità minore rispetto alle altre argille, ma se vogliamo renderlo impermeabile sarà necessaria comunque la smaltatura.
L’argilla PRAF è un gres refrattario bianco chamottato progettato per la ceramica artistica ed è ideale per la scultura, costruzioni e i pezzi Raku.
Porcellana
Forse la tipologia più conosciuta, insieme all’argilla rossa, la porcellana è anche la più pregiata. La materia prima di cui è costituita, il caolino, è infatti priva di impurità, a differenza dei sedimenti che compongono le altre argille. Celebre per la sua superficie bianca e liscia, la porcellana viene usata per la realizzazione di oggetti d’arte e statuine, ma anche per pregiati vasi e vasellami.
La porcellana è la più dura e la meno porosa tra le argille, e richiede alte temperature di cottura, tra i 1260 ed i 1300°C.
L’impasto porcellana UPSALA si distingue per il suo esclusivo colore blu cobalto ed è adatta alla lavorazione con tornio e per la modellazione.
ANETO è una porcellana bianca traslucida caratterizzata da una grande plasticità, che la rende eccezionale per lavorare al tornio e per modellare.
I diversi tipi di argilla possono essere con o senza chamotte. La chamotte è un preparato che si ottiene dalla macinazione di argilla cotta e viene mescolato con l’impasto di argilla per aggiungere consistenza. La chamotte favorisce inoltre un’asciugatura più uniforme e dona maggiore resistenza alla ceramica.
Tra le argille chamottate che puoi trovare da Hobbyland ci sono l’argilla semirefrattaria nera o l’argilla semirefrattaria rossa, particolarmente adatta per sculture, anche di grandi dimensioni. Entrambe hanno temperature di cottura tra i 980 e i 1020°C.
Nota bene: se desideri realizzare oggetti per uso alimentare, come piatti, stoviglie o tazze, l’argilla usata deve essere senza chamotte. Per maggiori informazioni sulla ceramica per uso alimentare puoi leggere il nostro articolo sulla direttiva MOCA.
Tecniche di lavorazione della ceramica
Una volta impastata, l’argilla può essere lavorata in diversi modi. La scelta dipenderà dalle tue preferenze, ma soprattutto dal tuo livello di esperienza nella lavorazione della ceramica, dagli strumenti che possiedi e dal tipo di prodotto che desideri ottenere.
Prima di entrare nel vivo delle tecniche, però, un’avvertenza riguardo all’impasto: l’argilla va infatti unita all’acqua per raggiungere il giusto grado di malleabilità per il corrispondente tipo di lavorazione e, quale che sia la densità desiderata, assicurati che il composto sia ben compattato e privo di bolle d’aria che potrebbero rovinare il lavoro in fase di cottura!
Lavorazione al tornio
Affascinante ed evocativa, la lavorazione al tornio è probabilmente la più conosciuta tra le tecniche per la ceramica. Ed è anche una delle più difficili da padroneggiare.
Dal punto di vista meccanico, il tornio non è altro che un piatto girevole sul quale viene posizionato il panetto di argilla, e la modellazione si realizza con le mani, applicando pressione durante la rotazione. Ma per riuscire a ottenere risultati di qualità, e soprattutto a replicarli, sono necessari anni di pratica e di esperienza.
Se stai pensando di intraprendere questa strada, il nostro consiglio è di trovare un laboratorio in cui cominciare a prendere confidenza con lo strumento e le tecniche, prima di acquistare un tornio. Ma quando sarà il momento, ecco le informazioni di cui hai bisogno per comprare un tornio per ceramica!
Colombino o Lucignolo
Questa tecnica è molto semplice ed efficace, tra le più indicate per chi sta cominciando a realizzare semplici oggetti in ceramica.
Per realizzare un oggetto con la tecnica del colombino, stendi l’argilla in una sfoglia uniforme, taglia delle strisce e arrotolale con le mani fino a trasformarle in cilindri della lunghezza desiderata: a questo punto puoi creare la base del tuo oggetto disponendo il primo dei cilindri (o colombino) sul piano di lavoro. Procedi applicando un secondo cilindro di argilla accanto o sopra al primo, e lavora i bordi con le mani per unirli tra loro. Continua così con gli altri cilindri: in questo modo, ad esempio, puoi creare una tazza o un bicchiere procedendo per cerchi concentrici prima (per creare la base) e sovrapposti poi (per realizzare i bordi). A oggetto terminato, puoi lisciare la superficie e nascondere le giunture, fino ad ottenere l’aspetto desiderato.
Colaggio
Questa tecnica è particolarmente indicata per realizzare statuine e oggetti a tutto tondo. Per utilizzare la tecnica del colaggio è necessario avere a disposizione uno stampo in gesso, all’interno del quale versare l’argilla che sarà stata opportunamente diluita fino a creare un composto liquido detto “barbottina”.
Per realizzare la barbottina si usa in genere l’acqua unita a sostanze specificamente create per aumentare la fluidità del composto.
Una volta asciugata, l’argilla può essere estratta dallo stampo e rifinita togliendo sbavature o segni lasciati dallo stampo. I tempi di asciugatura dipendono naturalmente da diversi fattori: dalle dimensioni dell’oggetto alle condizioni ambientali, alla densità della barbottina.
Se cerchi degli stampi per il colaggio dell’argilla liquida o barbottina, dai un’occhiata alla sezione Stampi di Hobbyland: troverai molti stampi ideali per le tue prossime creazioni!
Essiccazione e cottura
Una volta terminata la lavorazione, è il momento della cottura. Prima di essere inserita in forno, tuttavia, l’argilla va lasciata asciugare, e i tempi di essiccazione dipenderanno ovviamente dal tipo di impasto usato, ma anche dalla tipologia di oggetto e dalle sue dimensioni. In linea generale, è bene lasciar asciugare l’argilla in un luogo fresco, non troppo umido.
La cottura avviene subito dopo la fase di essiccazione e, di norma, la ceramica viene cotta due volte. La decorazione e la smaltatura vengono realizzate tra la prima e la seconda cottura, a meno che non si tratti di un engobbio, che invece va fatto sull’argilla cruda.
La cottura è un momento molto delicato: se la temperatura non è corretta o se il riscaldamento non è uniforme e graduale, la ceramica può cuocersi troppo in fretta, o in modo non uniforme, può ritirarsi o spaccarsi. Il nostro consiglio, quindi, è di rispettare sempre le indicazioni dei produttori in termini di temperatura, ma soprattutto di utilizzare un forno adeguato al tipo di cottura di cui hai bisogno. La qualità del forno utilizzato è essenziale anche per il raffreddamento, che deve essere graduale esattamente come la cottura.
Se non hai ancora un forno da ceramica, ma stai pensando di acquistarne uno, leggi subito la nostra guida alla scelta del forno per ceramica!
Argille autoindurenti
Per chi non possiede un forno, c’è la possibilità di utilizzare delle argille autoindurenti: è un’ottima soluzione per chi è alle prime armi e deve prendere dimestichezza con la modellazione dell’argilla senza doversi preoccupare dell’investimento di un forno. Disponibili in bianco naturale, extra bianco e in color terracotta, le argille autoindurenti sono anche ideali per i bambini!
Decorazione e smaltatura
Una volta terminata la prima cottura, e ottenuto quello che viene chiamato biscotto, si può procedere alla decorazione e successivamente alla smaltatura, che in seconda cottura renderà il prodotto impermeabile. Colori, smalti e cristalline e colori sottocristalline sono tutte tipologie di prodotti che si usano in questa fase, e se vuoi scoprire come, ti invitiamo a scoprire tutti i segreti della decorazione della ceramica, sulla nostra guida!
Su Hobbyland puoi trovare una ricca selezione di colori, smalti e cristalline di alta qualità e di facile utilizzo. Tutto quello che ti serve per realizzare fanstastiche decorazioni per la tua ceramica! Ecco alcune idee:
Gli Smalti Reattivi Colorobbia Terra Bella, dalle tonalità calde e naturali, permettono di ottenere risultati ottimali anche con cotture a bassa temperatura.
Gli Smalti Colorobbia Fairy Dust donano un effetto smaltato metallizzato, senza bisogno di applicazione di cristallina.
I colori di Bellissimo Glaze sono adatti per tutti i tipi di decorazione: pennello, drops, spugna, hand printing. Ideali per chi muove i primi passi nella decorazione della ceramica.
Nella nostra panoramica sull’uso delle argille e la lavorazione della ceramica, non resta che la seconda cottura: la fase che conclude la lavorazione, fissando il colore e la smaltatura sulle superfici.
Una cosa importante da sapere riguardo alla seconda cottura è che mentre le argille a bassa temperatura richiedono una seconda cottura a temperatura inferiore (di circa il 30% rispetto alla prima), per le argille ad alta temperatura il processo è l’inverso: il gres, ad esempio, va cotto in prima cottura a 1000° e a 1200° in seconda.
A questo punto non resta che mettersi al lavoro. Se sei alla ricerca di ispirazioni per la tua prima creazione in ceramica, ti suggeriamo di guardare questo tutorial su come creare vasi e sottovasi in ceramica. Buon lavoro!