Come si prepara lo smalto, come lo si applica sul metallo, come usare lo smalto in polvere e il contro-smalto, quanto dev’essere spesso il metallo per il gioiello che vuoi creare? Vediamolo insieme.
Smaltare un metallo richiede cura e competenza e, se la prima è letteralmente nelle tue mani, per la seconda ti aiutiamo noi.
- Per cominciare: attenzione alla pulizia
- Preparare lo smalto
- Preparare l’argento per la smaltatura
Lastra d’argento puro 1000/1000
Lastra d’argento, titolo 925-935/1000 - Applicare i vari tipi di smalto
– Lo smalto liquido
– Lo smalto in polvere
– Il controsmalto: quando e perché usarlo
– Lo smalto fondente
– Lo smalto opale
– Lo smalto a filo
– Lo smalto scintillante
– L’adesivo Tramil - Qual è lo spessore del metallo per lavori a smalto?
- Qualche nota sui colori
1. Per cominciare: attenzione alla pulizia
La premessa per la perfetta riuscita di ogni lavoro a smalto è la pulizia assoluta: delle tue mani, degli strumenti di lavoro, e dell’oggetto che devi smaltare. Non vuoi lasciare le tue impronte digitali, o impurità di vario tipo, sul tuo gioiello, vero? La nostra pelle è grassa e ungendo la superficie impedisce allo smalto di attaccarsi correttamente.
Attenzione anche al lavaggio dello smalto: usa recipienti dedicati solo a questo scopo, che non devono mai essere usati per bagni di acido.
Conserva gli smalti in pezzi o in polvere in recipienti di vetro o di plastica con un coperchio a vite e in vani asciutti. L’umidità è nemica degli smalti: può degradarli e comprometterne la resa dopo la cottura.
2. Preparare lo smalto
Lo smalto in pezzi andrà ridotto in polvere utilizzando un mortaio in porcellana o di agata. La macinatura deve avvenire sempre utilizzando l’acqua e seguendo questi passaggi:
- mettere lo smalto nel mortaio
- aggiungere due o tre dita di acqua distillata affinché tutto lo smalto rimanga coperto dall’acqua
- macinare fino ad ottenere la grana desiderata
Puoi ottenere la finezza giusta con un setaccio:
- maglia 60 per gli smalti trasparenti
- maglia 80 per gli smalti opachi.
Lo smalto che passa attraverso il setaccio è della grana giusta o più fine, ciò che rimane nel setaccio è più grande e richiede ulteriore macinatura. Questa operazione di controllo può essere svolta sia con lo smalto secco che con lo smalto umido. Per realizzarla con lo smalto umido aiutati con una bottiglietta Squeeze: spruzza un po’ d’acqua nel setaccio per far passare facilmente lo smalto dalla rete, la parte rimanente nel setaccio potrai rovesciarla nuovamente nel mortaio e continuare la macinatura.
Puoi anche macinare ulteriormente gli smalti già in polvere, ma sconsigliamo di svolgere questa azione all’inizio perché è facile macinarli eccessivamente e complicarsi la vita nelle fasi successive di lavorazione.
Procedi poi con il lavaggio. Questa operazione è necessaria sia nel caso in cui abbiate comprato lo smalto già in polvere sia che lo abbiate macinato da soli ed è particolarmente importante per gli smalti trasparenti.
- Aggiungi dell’acqua distillata nel contenitore dove si trova lo smalto in polvere, puoi usare lo stesso mortaio in porcellana.
- Prendi con entrambe le mani il contenitore e muoverlo con movimenti circolari qualche secondo per mettere in movimento lo smalto.
- Appoggia il contenitore sul tavolo ed attendi 10/15 secondi affinché le particelle più grandi di depositano, versa l’acqua torbida rimasta in superficie in un altro recipiente.
- Ripeti il procedimento finché l’acqua in superficie non appare limpida.
Fai attenzione all’ambiente: l’acqua di scarto non va buttata nel lavandino, bisogna prima lasciare depositare lo smalto più fine che fa apparire l’acqua torbida e solo successivamente buttarla avendo cura di non buttare anche lo smalto rimasto sul fondo.
Applica subito lo smalto finché è umido, utilizzando un pennello o una spatola.
Se ti avanza dello smalto già lavato non è un problema, lascialo asciugare, ma prima di riutilizzarlo lavalo un’altra volta con acqua distillata.
Alcuni colori trasparenti sono particolarmente sensibili e, se li lasci bagnati per qualche ora dopo il lavaggio, talvolta sulla superficie si crea una patina biancastra che li fa apparire torbidi; ti basterà fare qualche altro lavaggio per rimuoverla.
3. Preparare il metallo per la smaltatura
I metalli più usati per la smaltatura sono il rame, l’argento e l’oro. Questi metalli devono essere preparati prima di essere utilizzati, vediamo come!
Lastre di rame, oro, argento 925
- Arroventa il metallo, utilizzando un cannello o il forno e lascialo raffreddare a temperatura ambiente: il pezzo dovrebbe ora presentare una ossidazione superficiale
- Immergi il pezzo in una soluzione decapante tiepida a 60°C o a temperatura ambiente. Attenzione: mai far bollire questa soluzione perchè potrebbe sprigionare fumi tossici.
- Lascia agire la soluzione fino a quando il metallo non sarà tornato ad essere pulito : Il rame dovrà avere un colore rosa, l’argento dovrà avere un colore bianco, l’oro dovrà avere un colore giallo.
- Prendi il pezzo con delle pinzette in acciaio o in bamboo e sciacqualo sotto acqua corrente.
- Pulisci la superficie con una grattabugia o spazzolino in fibra di vetro
- Puoi procedere con la smaltatura
Se il tuo pezzo è in argento o oro, ripeti i punti da 1 e 4 di questo procedimento per almeno due volte.
Per la maggior parte dei colori rosso rubino e rosa trasparente, per alcuni gialli e per tutti gli smalti opali su argento, serve una base di fondente.
4. Applicare i vari tipi di smalto
Lo smalto umido
Lo smalto può essere applicato sia umido che asciutto, da umido si presta particolarmente all’applicazione su oggetti piccoli.
Applica lo smalto (già ben lavato) sull’oggetto in uno strato uniforme, utilizzando una spatola o un pennello. Attenzione a non farlo troppo spesso: lo smalto non deve mai superare la metà dello spessore del metallo.
Se devi smaltare superfici grandi, o inclinate e ricurve, ti consigliamo di applicare prima un leggero strato di soluzione di gomma adragante, o una sostanza collante liquida come il “Tramil” (ne parliamo meglio in fondo all’articolo), con un pennello. Puoi aggiungerli anche direttamente nell’impasto di smalto umido.
Dopo aver applicato lo smalto, asciuga l’acqua superflua con un panno o carta assorbente. A questo punto fai essiccare il tuo manufatto poggiandolo sul supporto per la cottura e posizionandolo sopra al forno. Quando è asciutto, cuocilo in un forno a una temperatura di circa 850/900° C, specialmente se si tratta di oggetti più grandi di 4-5 cm di diametro. Quando inserisci l’oggetto nel forno, fai attenzione alla distanza dalle pareti: devono sempre esserci 1,5 o 2 cm di distanza, altrimenti la cottura non sarà uniforme.
Puoi cuocere piccoli gioielli, come le spille, con il saldatore a gas. Fai anche una seconda applicazione di smalto per ottenere un colore più cupo e una superficie perfettamente liscia.
Puoi eliminare eventuali disuguaglianze dopo la seconda cottura lavorando con un blocco abrasivo o una lima abrasiva al carborundum, fino a quando lo smalto diventa completamente opaco. A questo punto spazzola bene l’oggetto sotto l’acqua corrente, con l’aiuto di una grattabugie o spazzolino in fibra di vetro, per togliere ogni residuo di polvere di carborundum. Asciuga il tuo gioiello con un panno e fallo cuocere di nuovo.
Lo smalto in polvere
Quando lavori con oggetti grandi, come ciotole o piatti, usa lo smalto in polvere asciutto: puoi applicarlo con un setaccio con maglia da 60 a 100.
Innanzitutto pulisci accuratamente l’oggetto poi, prima della setacciatura, spalma un po’ di Tramil sul metallo, in modo che la polvere di smalto aderisca perfettamente. Lava bene e asciuga con cura gli smalti trasparenti prima di setacciarli; puoi saltare il lavaggio se stai utilizzando smalti opachi.
Se dopo la prima cottura lo smalto ti sembra a macchie, non uniforme, valuta di fare una seconda setacciatura e un’altra applicazione.
Se vuoi rivestire interamente una superficie di metallo estesa, sia che usi il fondente che uno smalto di copertura bianco o colorato, la setacciatura è più semplice. Durante la setacciatura puoi anche usare gli stencil per creare dei disegni.
Non rischiare! Lo smalto in polvere può essere nocivo se inalato: utilizza sempre una mascherina protettiva adeguata durante la lavorazione!
Il controsmalto, quando e perché usarlo
Il controsmalto serve per bilanciare le tensioni che si creano tra smalto e metallo e si applica sul retro del pezzo da smaltare. E’ un passaggio fondamentale per assicurarsi la buona riuscita di un lavoro ed evitare che si formino delle crepe nella parte smaltata.
Usa il controsmalto:
- Quando lavori con lastre sottili inferiori a 1 millimetro di spessore, per rinforzare il metallo: basta applicare uno strato di smalto sul lato opposto della lastra.
- Se applichi più strati di smalto, l’uno sull’altro, anche se la tua lastra è più spessa di 1 millimetro. Applicando il contro-smalto sul lato opposto, riduci le tensioni che si creano con la cottura e il raffreddamento ed eviti che lo smalto si stacchi dalla parte anteriore.
Ti consigliamo di applicare il controsmalto in prima cottura, quindi effettuare il decappaggio del pezzo e applicare in una seconda cottura lo smalto sul fronte.
Lo smalto fondente
Gli smalti fondenti sono smalti trasparenti incolori, che fai cuocere direttamente su metallo. Servono a proteggere il metallo contro l’ossidazione, ma anche come base di smalti trasparenti colorati e come base per diverse tecniche, tra cui:
- le lavorazioni secondo il procedimento Cloisonné
- il fissaggio di foglie di oro e d’argento
- i lavori con smalto a filo o a palline
- come base per l’applicazione di smalti per pittura.
Puoi usare alcuni smalti fondenti teneri anche come strato finale per i pezzi dipinti con i colori da terzo fuoco, con il fine di ottenere una superficie brillante e dare maggiore resistenza all’usura al tuo dipinto.
Questa tecnica si chiama pittura su smalto e puoi realizzarla usando i colori da terzo fuoco su una base di smalto bianco opaco (ad esempio lo smalto Schauer 202) o bianco opale. .
I fondenti differiscono tra loro per durezza e composizione. La scelta del fondente dipende dal tipo di lavoro che vuoi fare, dagli smalti che utilizzi di volta in volta.
Lo smalto opale
Gli smalti opali sono degli smalti un po’ particolari. Non sono né totalmente opachi né totalmente trasparenti, ma una sorta di via di mezzo e sono composti da due sostanze immiscibili che li rendono particolarmente sensibili alle variazioni di temperatura. Una cottura troppo lunga od una temperatura troppo alta possono alterarne il colore e farli diventare totalmente opachi o totalmente trasparenti.
Segui questo procedimento per ottenere una perfetta sfumatura opalescente.
Se li usi direttamente su rame:
- Applichi lo smalto con il procedimento normale, fai una cottura forte a 850/900°C fino a farlo diventare totalmente trasparente.
- Quando si è raffreddato completamente lo cuoci una seconda volta, a una temperatura di circa 800°C per un breve lasso di tempo fino ad ottenere un bianco opale.
Questa metodo da origine ad un bianco opale più pieno, adatto per realizzare le basi per la pittura su smalto. Questo metodo non è particolarmente adatto se lo smalto viene applicato sopra un’incisione.
Se li usi su fondente o su metalli preziosi:
- Cuoci il fondente, assicurati di usare un fondente per rame se lavori sul rame ed uno per argento se lavori sull’argento. Se utilizzi l’oro puoi evitare di mettere il fondente.
- Applica lo smalto con il procedimento normale e fai una cottura breve a circa 800°C. Tieni d’occhio il pezzo nel forno e toglilo appena lo smalto si scioglie e la superficie diventa lucida. Se necessario fai un secondo strato. Questo metodo ti permette di ottenere uno smalto con sfumature opalescenti e dei giochi di luce visibili quando muovi il pezzo. Questo è il metodo più adatto se vuoi applicare lo smalto sopra un’incisione.
Cosa fare se viene cotto male uno smalto opale?
Se cuoci lo smalto opale per troppo tempo, assume un colore latteo e si presenta come uno smalto opaco. In questo caso puoi fare una cottura ad alta temperatura, fino a farlo diventare trasparente. A questo punto lascialo raffreddare e poi cuocilo un’altra volta a temperatura più bassa, fino a ottenere l’opalescenza voluta.
Per gli smalti opali serve la base di fondente?
È preferibile applicare gli smalti opali su una base di fondente per ottenere un effetto ottimale, alcuni però danno ottimi risultati anche se applicati direttamente su argento e oro. È consigliabile fare un test, non tutti gli smalti sono silver-friendly. Ad esempio i rossi e i rosa trasparenti e opali spesso richiedono uno strato di fondente anche su argento.
Lo smalto a filo
Puoi applicare i fili di smalto sull’oggetto smaltato, secondo il disegno che vuoi utilizzare, in due modi:
- Saldi l’oggetto smaltato lentamente con un chalumeau per orefici fino a quando la superficie si ammorbidisce. Puoi riscaldare il filo di smalto nello stesso modo. Il filo assorbe il calore rapidamente, a questo punto lo puoi piegare e plasmare. Dopo avere applicato i fili sulla superficie smaltata, cuoci l’oggetto nella muffola fino a che il filo aderisce allo smalto.
- Puoi piegare I fili a smalto anche su carbone di legna con il saldatore. Poi li puoi applicare sull’oggetto smaltato e cuocere. Per evitare che i fili scivolino durante l’applicazione , ti consigliamo di passare prima sullo oggetto un po’ di adesivo per smalti Tramil.
Lo smalto scintillante
Lo smalto scintillante è una sostanza di smalto a grana fine, contenente metalli giallo-oro, lo trovi abitualmente in polvere e lo mescoli con smalto opaco in proporzione di una parte di smalto scintillante e due parti di smalto comune. Puoi aumentare la proporzione della miscela al massimo di una parte di smalto scintillante e una parte di smalto comune.
Applica la miscela ancora umida sull’oggetto e segui la normale cottura. Dopo la cottura, sul tuo smalto vedrai comparire puntini dorati. Mettendo insieme lo smalto scintillante e lo smalto comune ottieni un effetto marmorato fino.
L’adesivo Tramil
Il Tramil è la sostanza collante liquida per l’applicazione dello smalto usata in bigiotteria: scioglie i residui grassi sulle superfici metalliche e forma una pellicola uniforme. Grazie a queste caratteristiche, lo smalto ha una presa molto forte sulla pellicola di Tramil.
Una volta asciugato bene, il Tramil cuoce senza lasciare residui, basta fare attenzione che lo strato applicato non sia troppo spesso.
Il Tramil non si deteriora, contrariamente alla soluzione di gomma adragante che diventa facilmente acida. L’unica attenzione che dovrai avere è di conservarlo chiuso in un luogo fresco e buio, e di agitarlo bene prima dell’uso. Se si ispessisce, magari perché non l’hai usato per molto tempo, lo puoi diluire con acqua pura.
5. Qual è lo spessore del metallo per lavori a smalto?
Lo spessore del metallo che utilizzi dipende dalla grandezza dell’oggetto che devi smaltare:
- Lavori su metallo prezioso per piccoli oggetti: usa una lamiera di spessore di 0,3/0,5 mm.
- Oggetti piccoli: usa rame dello spessore di 0,4/0,6 mm.
- Piatti di formato grosso: la lamiera da utilizzare ha uno spessore di 0,5/0,8 mm.
- Oggetti con superfici fino a 20 X 30 cm circa: lo spessore della lamiera di rame è di 0,6/1 mm.
- Nella lavorazione di coppe e vasi: usa principalmente lamiera dello spessore di 0,8/1 mm.
- Per lavori su superfici più grandi: scegli uno spessore di 1/1,5 mm.
- Per lavori incisi secondo la tecnica Champlevé, lo spessore del metallo dipende dalla profondità dei solchi che devi fare nel metallo.
Se sei alle prime armi, ti consigliamo di lavorare con spessori di 0.7 / 0.8 mm e di effettuare sempre la controsmaltatura. Questo spessore è quello più facile da gestire e ti permetterà di ottenere degli ottimi risultati fin da subito.
6. Qualche nota sui colori
Mescolare i colori
Quando mescoli due o più smalti opachi o trasparenti, non ottieni automaticamente una nuova tonalità di colore. Dopo la cottura, anche se hai prestato attenzione alla fase di miscelatura, potresti accorgerti che i colori formano dei piccoli punti o delle macchioline sulla superficie. Per evitarlo, prova a macinare gli smalti insieme sotto acqua distillata, in una ciotola di porcellana dura, fino ad ottenere un composto molto fino. Usa fondenti e colori trasparenti di buona qualità. I colori trasparenti, specialmente chiari, sono molto adatti a schiarire altri colori trasparenti.
Rosso rubino e rosa trasparente
Il rosso rubino e il rosa trasparente mantengono il loro colore brillante sul tombacco. Per applicarli sul rame, invece, applica prima una base di fondente. Dopo averlo cotto, applica il rosso rubino o il rosa sul fondente, e avrai un bel colore brillante.
In realtà puoi ottenere risultati soddisfacenti anche applicando lo smalto direttamente sul rame, ma dovrai fare attenzione nel procedimento.
Vediamo un esempio con lo smalto rubino:
- Fai ossidare, raffreddare e successivamente immergi il pezzo di tombacco nel bagno di decapaggio. Poi sciacqualo e asciugalo molto bene.
- Applica uno strato di smalto rubino non molto spesso e lo cuoci una prima volta, per poco tempo, soltanto per far aderire lo smalto al metallo. E’ normale che in questa fase lo smalto appaia ancora un po’ scuro.
- Lo fai raffreddare, e fai cuocere di nuovo l’artefatto per meno tempo possibile, a una temperatura alta. In questo modo lo smalto rubino rimane nella tonalità di rubino perfetto anche senza la base di fondente.
Le prime prove potrebbero essere non del tutto soddisfacenti, ma puoi ripetere le varie operazioni con cura e vedrai che arriverai al risultato che cerchi.
Nella seconda parte vedremo più nel dettaglio come cuocere e rifinire il nostro oggetto smaltato.
Le foto del post sono gentilmente offerte da:
CKI – Italy ARtCHIVIO ENAMEL MUSEUM (questa la pagina Facebook) e sono degli artisti Mariano Fantinucci, Salvatore Sinatra e Marina Zanella, che ringraziamo per la collaborazione insieme ad Attilio Compagnoni, fondatore del Museo.
Rebecca D. Enamel, artista e professionista nella creazione di gioielli: sito web, Facebook, Instagram e YouTube
Inaugurato il 6 ottobre 2018, il Museo privato ArTchivio ospita la sede della associazione no profit C.K.I. nello splendido sito di Piazza della LIbertà, nel centro storico di Ponte San Pietro (BG,) alla periferia di Bergamo. Il Museo è visitabile con entrata libera il sabato e la domenica pomeriggio, dalle 16:00 alle 18:30 e per visite guidate su appuntamento con data e orari da definire. Piazza della Libertà n.12, 24036 Ponte San Pietro (BG).